Milano, il referto medico di un anno fa racconta i segnali ignorati prima dell’omicidio di Pamela Genini
Milano, 18 ottobre 2025 – Emergono dettagli inquietanti sul caso di Pamela Genini, la 29enne uccisa il 14 ottobre nel suo appartamento in vi...
Milano, 18 ottobre 2025 – Emergono dettagli inquietanti sul caso di Pamela Genini, la 29enne uccisa il 14 ottobre nel suo appartamento in via Iglesias a Milano con una trentina di coltellate dal suo ex compagno, Gianluca Soncin, che ha avuto accesso all’abitazione grazie a una copia delle chiavi.
Secondo quanto riportato dal referto del pronto soccorso di Seriate dello scorso settembre 2024, Pamela aveva denunciato paura per la propria vita già un anno fa, dopo essere stata picchiata dal compagno a Cervia. Durante la visita in ospedale, la giovane fu sottoposta alle cinque domande previste dal protocollo di valutazione del rischio di violenze domestiche. Rispose affermativamente su gelosia, escalation delle violenze, minacce con armi e possibilità di essere uccisa.
La donna raccontò ai sanitari che il giorno precedente era stata buttata a terra, colpita alla testa con pugni e calci, trascinata per i capelli e ferita a un dito da un oggetto lanciato contro di lei. I medici, preoccupati, contattarono i carabinieri di Seriate, che raccolsero la testimonianza e inviarono una sintesi ai colleghi di Cervia, competente per territorio. Tuttavia, Pamela non volle presentare denuncia, e così nessun fascicolo fu aperto in Procura né venne attivata alcuna procedura di emergenza secondo il codice rosso.
Inoltre, non risultano segnalazioni preventive alle Questure di riferimento né inserimenti nel sistema “Scudo”, l’applicativo interforze utilizzato per monitorare episodi di violenza domestica che potrebbero degenerare in atti persecutori o maltrattamenti.
Le autorità milanesi hanno acquisito ora il referto medico e le annotazioni dei carabinieri nel fascicolo a carico di Soncin, al fine di integrare le indagini in corso e comprendere perché, un anno fa, i segnali di pericolo non siano stati trasformati in azioni preventive che avrebbero potuto salvare la vita a Pamela.