Sondrio, 18 ottobre 2025 – Dopo mesi di indagini complesse, i militari del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Sondrio hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di sei persone (cinque in carcere e una ai domiciliari) di origine romena e moldava, due delle quali legate da vincolo familiare, ritenute responsabili di numerosi furti ai danni di postazioni bancomat e aziende commerciali.

Le indagini erano partite lo scorso 15 dicembre dopo l’assalto a un bancomat del Crédit Agricole di Albosaggia, compiuto con la cosiddetta “tecnica della marmotta” e che aveva fruttato 18mila euro in contanti. I malviventi, travisati e con guanti per non lasciare tracce, avevano preparato il colpo in modo meticoloso: lampioni danneggiati per oscurare la zona e telecamere annerite con vernice.

L’operazione, portata a termine giovedì scorso, ha visto l’impiego di una vera task force di circa cinquanta militari, unità cinofile e velivoli dell’Arma, coordinati dalla Procura di Sondrio.

Cinque dei soggetti sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti, tra cui quello riuscito ad Albosaggia e un tentato a Bonate Sopra. La banda agiva anche in grandi catene commerciali come Ovs, Lidl e MD, oltre che in aziende del settore trasporti ed edile nelle province di Sondrio, Brescia, Bergamo e Monza.

Gli investigatori sottolineano la professionalità dei malfattori, esperti nell’uso di esplosivi e dispositivi per rendersi difficilmente intercettabili. I sopralluoghi venivano effettuati con Google Maps e Street View, seguiti da verifiche dal vivo, anche settimane prima del colpo, per non destare sospetti. Per gli spostamenti utilizzavano utilitarie, ma la geografia della Valle ha facilitato il lavoro degli investigatori: “Per fortuna, in Valle esiste una strada sola”, hanno commentato.

La banda aveva base operativa nel Bresciano e la loro attività criminale ha rappresentato una sfida complessa per le forze dell’ordine, che sono riuscite a risolverla grazie a un coordinamento capillare e all’impiego di risorse tecnologiche e operative avanzate.