Omicidio di Pamela Genini: le testimonianze ricostruiscono l’orrore di via Iglesias a Milano
Milano, 17 ottobre 2025 – Strazianti urla, un tentativo di fuga, il trascinamento dentro casa, le coltellate sul terrazzo. È questo l’infern...
Milano, 17 ottobre 2025 – Strazianti urla, un tentativo di fuga, il trascinamento dentro casa, le coltellate sul terrazzo. È questo l’inferno vissuto da Pamela Genini martedì sera a Milano, prima di perdere la vita. Le grida della giovane donna hanno richiamato l’attenzione di alcuni residenti della palazzina di fronte, testimoni involontari di un delitto che ha sconvolto il quartiere.
Secondo le ricostruzioni, alle 21.45, una vicina dell’appartamento accanto sente dei trambusti riconducibili a una lite. Poco dopo, osservando dallo spioncino della porta, nota un uomo che trascina Pamela dentro casa, tirandola per i capelli. Dopo qualche istante di silenzio, le urla riprendono dal terrazzo. La testimone prova a cercare supporto nei condomini, ma lungo le scale incontra la polizia, già intervenuta.
Anche i vicini del civico 36 riferiscono di aver udito le urla della donna: "Ho visto sul terrazzo una donna inginocchiata mentre un uomo la colpiva con numerosi schiaffi. In mano aveva un oggetto", racconta un residente. Nonostante i richiami dei presenti, l’aggressione continua. Un’altra vicina sente Pamela dire: “Non lo farò più. Ti amo. Smettila, ho una famiglia”, mentre un uomo sopra il suo balcone invita a fermarsi, invano.
Il tragico epilogo arriva poco dopo: Pamela Genini muore sul terrazzo di casa, lasciando sgomenti i testimoni e la comunità milanese.
Il dolore per la giovane donna si manifesta anche al di fuori dell’appartamento: all’ingresso della sua abitazione, fiori e biglietti testimoniano il cordoglio di chi, pur non conoscendola, sente la ferocia del gesto come un colpo al cuore. "Cara Pamela, anche se non ti conosco – scrive Valentina – il mio cuore è gonfio di dolore. Tu sei l’ennesima vittima della ferocia umana. Spero che un giorno si possa educare al rispetto della vita".
La vicenda continua a scuotere Milano, mentre la comunità riflette sull’importanza di combattere la violenza di genere e proteggere chi è più vulnerabile.