PIERO CHIMENTI –
Evasione nel carcere di Opera di Milano, dove il 41enne Toma Taulant è evaso segando le sbarre e calandosi con le lenzuola annodate. Il detenuto, alla sua quarta evasione, l'ultima nel 2013 dal carcere di Parma, ha approfittato del cambio di turno per mettere in atto il suo piano e saltare le mura di cinta, forse grazie all'aiuto di un complice.

Il segretario generale della Uilpa, Gennarino De Fazio, ha denunciato l'accaduto:

"Non è ancora chiaro come abbia fatto poi a scavalcare la cinta muraria e se abbia goduto di complicità esterne. Certo è che questo ennesimo episodio, unito al dramma che si vive ogni giorno nelle prigioni e a tutto ciò che accade, certifica ulteriormente il fallimento delle politiche penitenziarie condotte dai governi almeno negli ultimi 25 anni, ivi compresi quelli più recenti. Attualmente sono in corso le ricerche dell'evaso da parte della Polizia penitenziaria e delle altre forze dell'ordine e confidiamo che anche questa volta il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia penitenziaria e le sue articolazioni territoriali possano metterci una pezza. Ma è evidente che non si può andare avanti turando falle, di ogni genere, e senza un reale e concreto progetto programmatico degno di un paese civile".

Il segretario della Uilpa ha inoltre ricordato la situazione carceraria del penitenziario milanese:

"Nel carcere di Opera 1.338 detenuti sono stipati in 918 posti disponibili (sovraffollamento del 153%) e vengono gestiti, per com'è possibile, da soli 533 agenti, quando ne necessiterebbero almeno 811 (-34%)".