Ipotesi rogo doloso, indagano i carabinieri di Corsico e gli specialisti dei vigili del fuoco

Cornaredo, 11 ottobre 2025 – Potrebbe esserci una svolta nelle indagini sull’incendio che ha devastato una palazzina di Cornaredo e causato la morte di tre persone della stessa famiglia: marito e moglie ultraottantenni e il loro figlio di 55 anni.

All’interno della camera da letto di Carlo Laria, la stanza da cui le fiamme sarebbero divampate, gli inquirenti hanno rinvenuto tracce di una sostanza accelerante, la cui natura non è ancora stata chiarita. Un elemento che, se confermato dalle analisi, potrebbe indirizzare l’indagine verso la pista del rogo doloso, scartando l’ipotesi dell’incidente domestico.

Le verifiche sono in corso a cura degli specialisti del nucleo investigativo antincendio della direzione regionale dei vigili del fuoco, in collaborazione con i carabinieri di Corsico, che coordinano le indagini.

Secondo quanto emerso, l’incendio si sarebbe sviluppato dal letto del figlio, Carlo Laria, che viveva con i genitori Benito Laria (88 anni) e Carmela Greco (82 anni). Gli investigatori stanno anche valutando le segnalazioni relative a una possibile patologia psicologica di cui l’uomo avrebbe sofferto, e che lo avrebbe portato a convivere con i genitori nonostante l’età.

Un dettaglio ritenuto significativo è la frase pronunciata dal padre mentre chiedeva aiuto: «Mio figlio sta bruciando». Parole che confermano l’origine delle fiamme, ma non chiariscono se si sia trattato di un gesto volontario o di una tragica fatalità.

La certezza potrà arrivare solo dagli accertamenti tecnici in corso: la conferma della presenza e della composizione chimica della sostanza accelerante potrebbe fornire la chiave per comprendere la dinamica di un rogo che ha distrutto un’intera famiglia.