Milano, Pamela Genini uccisa dal compagno: chi è Gianluca Soncin
Milano – È originario di Biella ma residente a Cervia Gianluca Soncin , 52 anni, l’uomo fermato per l’omicidio di Pamela Genini , 29 anni, ...
Milano – È originario di Biella ma residente a Cervia Gianluca Soncin, 52 anni, l’uomo fermato per l’omicidio di Pamela Genini, 29 anni, avvenuto martedì 14 ottobre nell’appartamento della giovane in via Iglesias 33, a Milano. Secondo le indagini, Soncin si sarebbe procurato una copia delle chiavi dell’abitazione e, armato di un grosso coltello, ha ucciso la ragazza con almeno 24 coltellate.
Chi è Gianluca Soncin
Imprenditore e benestante di famiglia, Soncin era descritto dai vicini come una persona silenziosa e di poche parole. Nato a Biella nel 1973, aveva convissuto per un periodo con Pamela a Cervia. Durante quella convivenza, la giovane avrebbe subito minacce di morte da parte dell’uomo, tanto da decidere di tornare dai genitori prima in Bergamasco e poi trasferirsi a Milano. La relazione tra i due durava da pochi mesi, ma Pamela aveva deciso di lasciarlo, probabilmente innescando la reazione violenta di Soncin.
Gli amici della vittima hanno raccontato agli inquirenti di numerose minacce, ma nel passato della coppia non risultavano denunce formali, se non un intervento della polizia per una lite senza querela. Soncin, invece, era già noto alle forze dell’ordine: circa 15 anni fa era stato coinvolto in un’indagine della Guardia di Finanza di Palermo su una presunta organizzazione che vendeva auto di lusso tra Germania e Italia con false fatturazioni, con un mancato versamento dell’Iva pari a 6,5 milioni di euro.
La notte dell’omicidio
Martedì sera, Soncin si è recato nell’appartamento di via Iglesias armato di coltello, usando una copia delle chiavi ottenuta a tradimento. La discussione è durata pochissimi minuti: Pamela ha tentato di fuggire sul terrazzo e di chiedere aiuto, ma l’uomo l’ha raggiunta e ha iniziato a colpirla ripetutamente. I vicini hanno assistito alla scena, gridando disperati per fermarlo.
Quando gli agenti delle Volanti sono arrivati, allertati dall’ex fidanzato della vittima e dai residenti, Pamela aveva simulato l’arrivo di un fattorino rispondendo “Glovo” al citofono nel tentativo di guadagnare tempo. Purtroppo, all’ingresso della polizia la giovane era già agonizzante e poco dopo è deceduta.
Le accuse e le aggravanti
La Procura di Milano contesta a Soncin le aggravanti di stalking, premeditazione e di aver ucciso una persona con cui aveva una relazione affettiva. Viene inoltre contestata la crudeltà e il fatto di aver commesso l’omicidio per futili motivi. Secondo l’imputazione, le coltellate hanno colpito dorso, torace, arti superiori e mani della vittima, al culmine di una serie di condotte persecutorie e minacce di morte ripetute.
La tragedia ha sconvolto i vicini e l’intero quartiere, riaccendendo l’attenzione sulla violenza di genere e sulle difficoltà di prevenire episodi di stalking e aggressioni in ambito domestico.