Brescia, 8 ottobre 2025 – Si è svolto oggi l’interrogatorio di convalida davanti ai gip di Brescia per Amalia Levacovich, 59 anni, nota come la “regina” dei Sinti di Pistoia, e per il nipote sedicenne, entrambi fermati nei giorni scorsi con l’accusa di tentato omicidio aggravato, detenzione illegale e porto abusivo di armi e minacce. I due sono rispettivamente madre e figlio di Dolores Dori, 43enne di Camponogara (Venezia), uccisa giovedì scorso durante una faida familiare nel campo nomadi di Lonato.

Sia la donna che il ragazzino hanno scelto in questa fase di avvalersi della facoltà di non rispondere. La Levacovich è detenuta nel carcere di Brescia Verziano, mentre il nipote si trova al Tribunale dei Minori, trasferito dall’istituto Beccaria di Milano.

Il contesto della vendetta
Secondo l’ipotesi accusatoria, la vittima, con precedenti per furti, rapine e truffe agli anziani, si sarebbe recata nel campo di Lonato per affrontare il fidanzato di una delle figlie, sgradito in famiglia per questioni di rango. Con lei erano presenti la madre e il figlio minore, pronti a intervenire in quella che gli investigatori definiscono una spedizione punitiva.

Le due donne, secondo le ricostruzioni, avrebbero sfondato il cancello del campo con l’auto in retromarcia e sparato ad altezza d’uomo, indossando guanti in lattice. Il sedicenne avrebbe filmato le sequenze con il cellulare e, giorni prima, aveva realizzato un video simile con il padre, in cui annunciavano di riportare a casa la promessa sposa “con le buone o con le cattive”, secondo un preciso codice d’onore che regola i conflitti tra famiglie.

La reazione e il tragico epilogo
La famiglia rivale ha risposto al fuoco: tre proiettili, probabilmente esplosi dal consuocero della vittima, hanno colpito Dolores all’addome e alla coscia. La donna è morta poche ore dopo in ospedale. Prosegue intanto la caccia al presunto omicida, tuttora irreperibile.

L’indagine dei Carabinieri del RIS prosegue per chiarire i ruoli di tutti gli attori della vicenda e ricostruire con precisione le dinamiche della faida familiare.