Chiari (Brescia), 9 ottobre 2025 – Si è spento oggi a 59 anni Luca Pedrali, speleosub clarense di fama internazionale, noto per le sue imprese in ambienti estremi e per i numerosi record raggiunti nel corso della sua carriera sportiva. La tragedia è avvenuta questa mattina durante un’immersione nella sorgente di Su Gologone a Oliena, in provincia di Nuoro, in Sardegna.

Pedrali, considerato un pioniere nelle esplorazioni subacquee in ambiente ipogeo, stava conducendo un’operazione esplorativa insieme a un team plurinazionale. L’immersione si svolgeva in un complesso sistema carsico, che richiede grande esperienza e capacità tecnica. Secondo quanto comunicato dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, uno degli speleosub impegnati a Su Gologone ha accusato un malore durante l’esplorazione, riuscendo inizialmente a riemergere autonomamente e ricevendo assistenza dai compagni.

Purtroppo, una volta fuori dalla grotta, le condizioni di Pedrali si sono aggravate e, nonostante i tempestivi tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori, ogni sforzo si è rivelato vano. Non era la prima volta che Pedrali esplorava Su Gologone: vi era già stato nel mese di giugno, come documentava sui propri canali social.

Da qualche tempo Pedrali si era trasferito da Chiari a Salò con la moglie Nadia Bocchi e prestava servizio nei Volontari del Garda come autista dei mezzi. Il sindaco di Chiari, Gabriele Zotti, lo ha ricordato con commozione: “È venuto a mancare un amico di Chiari che per anni è stato un riferimento per la subacquea e per lo sport. Il Comune lo aveva premiato per i suoi meriti sportivi. Sono vicino alla famiglia”.

Con la scomparsa di Luca Pedrali, il mondo della speleologia subacquea perde uno dei suoi massimi esponenti, ricordato non solo per il coraggio e la competenza tecnica, ma anche per il contributo alla conoscenza e all’esplorazione degli ambienti sotterranei.