La cantautrice italo-egiziana Neidia, torna con il nuovo singolo ‘’Haram’’(Rumori Digitali/Fuga/DigitalNoises/Moovon), un brano pop contemporaneo che integra velature trap nelle ritmiche del basso, arricchito da sonorità mediorientali, creando un incontro tra modernità e tradizione.

Haram, scritto dalla stessa artista insieme a Daniele Azzena ed Elya Zambolin e prodotto da Fabrizio Cit Chiapello, nasce da un’esigenza personale, ma parla di qualcosa che tocca molti di noi: le imposizioni che riceviamo, spesso in nome di valori o tradizioni familiari, trasmesse più per abitudine che per reale consapevolezza. Attraverso un testo provocatorio e immagini simboliche, la canzone denuncia l’ipocrisia di chi predica bene ma razzola male, e la tendenza a trasmettere valori e divieti senza aprire uno spazio di dialogo. 

Da “Cosplay” a “Medioriente” ad ‘’Ana Dammi Falastini”, i suoi precedenti brani, Neidia, nota per il suo ruolo di corista nei jingle di RDS e Discoradio, prosegue il suo cammino artistico, dimostrando una maturità e una sensibilità, tra messaggi di speranza e di inclusione.

Ciao Neidia, raccontaci di Haram. Com’è nata l’ispirazione ?

L’ispirazione nasce da un evento traumatico che ha cambiato la mia vita e il mio modo di intendere certi legami. Poiché i miei testi sono principalmente autobiografici, ho voluto racchiudere il mio dolore in quelle parole.

Nei tuoi brani tocchi tempi importanti e delicati. Quanto è importante veicolare messaggi importanti nella musica? 

È uno strumento potente, capace di arrivare in profondità e di far riflettere. Usarla per parlare di tematiche importanti significa dare voce a ciò che spesso viene taciuto, cambiare prospettive e creare maggiore consapevolezza. 

Qual è il messaggio che vuoi che arrivi a chi lo ascolta Haram? 

So che non sono stata l’unica ad aver affrontato questa dura sfida. Scrivere questa canzone ha significato dare un senso a ciò che ho vissuto, e magari chi l’ascolta potrà sentirsi meno solo e capire che, con il coraggio, si può uscire anche dalle situazioni più difficili.

Milano è il luogo in cui vivi, quali sono i tuoi posti preferiti della città? 

Milano è la città in cui sono nata e cresciuta, ma una serie di circostanze mi ha portata, per il momento, a spostarmi leggermente fuori. Di Milano mi piace tutto, non ho luoghi preferiti, ma posti a cui sono legata per i ricordi che custodiscono. Baggio è la mia città nativa, tutto parte da lì. Quarto Oggiaro è stata invece l’ultima tappa prima di andarmene di casa.

Chi è Neidia: nata da madre italiana e padre originario del Cairo, Neidia, nome d’arte di Nadia Gomma, classe 1994, fonde nella sua musica sonorità mediorientali e atmosfere occidentali, dando vita ad un linguaggio artistico capace di superare confini geografici e culturali. La sua musica è un incontro armonico tra il mondo mediorientale e quello occidentale, una fusione che racconta il legame tra due culture diverse e le sonorità che le caratterizzano. 

Neidia riesce così a creare uno stile che incarna l’idea di unione tra mondi lontani, una proposta musicale che sfida i confini geografici e culturali. Fin da bambina, il canto è il suo principale mezzo di espressione, diventando nel tempo una vera e propria necessità.