Milano, minaccia via social a Jolanda Renga: “Pubblicherò le tue foto nude se non mi dai 10.000 $”
Milano – Ha ricevuto un messaggio intimidatorio sul telefono e ha sporto denuncia: è quanto accaduto venerdì scorso a Jolanda Renga , vente...
Milano – Ha ricevuto un messaggio intimidatorio sul telefono e ha sporto denuncia: è quanto accaduto venerdì scorso a Jolanda Renga, ventenne figlia della showgirl Ambra Angiolini e del cantante Francesco Renga. Nel testo, inviato in stampatello, il ricattatore minacciava di pubblicare presunte foto intime di Jolanda a mezzanotte se non gli fossero stati consegnati 10.000 dollari.
La giovane, dopo lo spavento iniziale, ha bloccato il numero, ha avvertito i genitori e si è rivolta alle forze dell’ordine presentando regolare denuncia. Successivamente ha scelto la strada della trasparenza, pubblicando sul proprio profilo Instagram lo screenshot del messaggio intimidatorio e un messaggio rivolto in particolare alle giovani vittime di ricatti e “vendetta pornografica”: «Non fatevi intimidire da certa feccia umana e cercate subito aiuto», ha scritto.
In un audio pubblicato sui social, Jolanda ha spiegato di essere convinta che non esistano foto reali di lei e ha ipotizzato l’uso di fotomontaggi o tecniche di intelligenza artificiale per creare immagini false. «So che non esistono queste foto — ha detto — però ho pensato anche all’AI, perciò state calme: non rispondete, non date corda e soprattutto non date soldi».
La Polizia ha avviato accertamenti a seguito della denuncia; sono in corso verifiche tecniche per risalire all’autore del messaggio e al possibile uso di canali o strumenti per la diffusione di materiale illecito. Le autorità ricordano che in caso di ricatto online la procedura corretta è sempre quella di rivolgersi alle forze dell’ordine e non cedere alle richieste estorsive.
L’episodio riporta all’attenzione il tema della sicurezza digitale e della tutela delle vittime di ricatti e revenge porn, con l’invito a segnalare immediatamente ogni minaccia e a non trasferire denaro a estorsori.